¯
"A luglio la mia assenza apre degli scenari nuovi".
La “Voce del Palio” ha intervistato Andrea Mari detto Brio, apparso molto sereno e “carico” nonostante la squalifica che gli impedirà di correre la Carriera del 2 luglio 2016. La testa è già rivolta al Palio del 16 agosto dove Brio sarà sicuramente uno dei protagonisti.
Allora Andrea, quanta amarezza c'è per questa squalifica?
L'amarezza è tanta perché sto vivendo un momento meraviglioso, di testa sto bene ed è un momento della carriera che va sfruttato perché -come si dice- “il ferro va battuto quando è caldo”. E' una cosa che dispiace però se mi avessero chiesto la sera della Prova Generale di firmare per vincere il Palio di luglio del 2015 e di saltare per squalifica quello dell'anno dopo, lo avrei fatto. Sto contando i giorni che mancano al Palio di Agosto.
Pensi che la tua assenza potrà cambiare determinati equilibri il 2 luglio?
Senza dubbio l'assenza di un fantino come me che “lavora” e che rappresenta un punto di riferimento per tante contrade apre degli scenari nuovi. Le contrade che sono vicine a me dovranno “organizzarsi” e se a queste contrade toccherà un buon cavallo dovranno tutelarsi nel miglior modo possibile e senza dubbio qualche ragazzo avrà la possibilità di prendere il mio posto magari montando un cavallo migliore rispetto a quello che avrebbe montato se ci fossi stato io. Penso che anche per i ragazzi possa essere una buona occasione per mettersi in mostra e per cercare di vincere.
Secondo te ci potrà essere un esordio o magari verrà data una nuova “chance” a qualche tuo collega che ha già corso?
Io credo che alla fine tra i “ripescaggi” e gli “esordi” ci sia poca differenza perché anche i ragazzi che devono esordire in Provincia hanno corso molto e si conoscono, sono persone che non hanno mai corso il Palio perché magari non hanno avuto la situazione favorevole o perché hanno avuto sfortuna.
Parlando della tua scuderia, hai avuto qualche nuovo arrivo tra i cavalli?
Nuovi arrivi non ne ho avuti, Giuseppe Angioi si è “appoggiato” a me per tenere Qumersindo, un cavallo della sua scuderia perché aveva troppi cavalli: è un gran bel cavallo. Poi ho Opinione di Gallura con cui ho vinto il palio a Castel del Piano nel 2014: prima ce l'aveva Jonatan Bartoletti ed era già addestrata bene. Poi ho due purosangue: Ray Holly, con cui ho vinto ad Asti e Bettini. Infine c'è Pallottola che lo scorso anno ha corso il palio di Casole d'Elsa. Io poi non faccio l'allenatore: i cavalli li uso soprattutto per “portarmi avanti” per me.
Quali caratteristiche dovrà avere secondo te il nuovo Mossiere?
Deve essere una persona al di sopra delle parti, freddo e distante dalle situazioni che si possono creare in Piazza. Infine deve essere una persona autorevole e con una buona conoscenza dei cavalli.
Sei d'accordo con chi sostiene che un cavallo che corre il Palio di luglio non “renda” allo stesso modo nella Carriera del 16 agosto e che quindi ci vorrebbe maggiore “ricambio” tra i cavalli scelti tra luglio e agosto?
Sicuramente un cavallo che corre a luglio è un po' più “sfruttato” rispetto a quello che non ha corso: ha 4 giorni in più sul tufo, sulla pietra serena e questo influisce. Secondo me ci sono pochi soggetti davvero “degni” di far parte dei 10, ce ne vorrebbero almeno 25-30 per fare il “turnover”. Spesso sul rendimento del cavallo influiscono molto le situazioni come per noi fantini: Giovanni lo scorso anno a luglio ad esempio ha fatto un Palio incolore mentre ad agosto non ce n'era per nessuno e anche io nel 2009 a luglio non corsi per l'infortunio a Iesael e poi ad agosto vinsi.
In questo inverno si è parlato molto della possibilità che non ci possa essere più la disponibilità della pista di Mociano, cosa ne pensi?
Mociano è utile perché è una pista vicino a Siena ed è utile, sia per i cavalli per i fantini. Per i cavalli credo però anche che la giornata a Mociano possa essere un po' stressante perché non è una corsa e non ci capiscono niente, magari si rischia anche di falsare le caratteristiche che possono avere in Piazza perché il terreno non è il solito e i punti di riferimento sono differenti.
Parlando degli altri palii, a Fucecchio ripartirai da Porta Raimonda?
Sì, parto da loro: Porta Raimonda è la mia contrada di riferimento nel palio di Fucecchio, è una contrada che mi dà tanto stimolo perché ha anche una grande avversaria come Porta Bernarda che ha fatto la storia negli ultimi anni a Fucecchio. Il palio di Legnano e il palio di Fucecchio sono gli unici che mi mancano, sarebbe bello vincere a Fucecchio anche per coronare una vita passata in questo palio dove ci ho sempre ricavato poco.
A Legnano, invece, hai l'ingaggio con San Martino.
Sì, è una contrada che sono 8 anni che non va in finale quindi l'impegno è importante. Lo scorso anno ho avuto l'opportunità di vincere per Sant'Ambrogio ma quello fu un palio “politico” fatto a tavolino da alcune contrade più che da noi fantini.
Ad Asti correrai ancora per Santa Caterina, contrada dove hai vinto nel 2014
Sì, monterò ancora per loro.
A Castel del Piano riparti da un ottimo rapporto con la contrada del Monumento.
Con loro ho veramente un ottimo rapporto, posso dire che c'è un rapporto di amicizia a tutti gli effetti tra me, i contradaioli e la dirigenza.
Quanto è cambiato il Palio dal tuo esordio nel 2001?
Il Palio è sempre il Palio, la “trama” è sempre la solita, la differenza è che cambiano i dirigenti, i cavalli e i fantini. Prima magari era fatto più in un “sottobosco” mentre oggi è fatto maggiormente alla luce del sole.
Ti vedremo impegnato in Provincia nei prossimi mesi?
Sì, approfitto per fare questi due mesi in Provincia tra Asti, Pian delle Fornaci e Monteroni. Sarà difficile che possa essere a Mociano e Monticiano a meno che non debba provare qualche cavallo.
Francesco Zanibelli
Foto: Pietro Tonnicodi