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"Sono preparato e pronto per fare bene anche in questo 2016".
Insieme a Brio, Giovanni Atzeni detto Tittia è una delle "punte assolute" del Palio attuale. Il Palio vinto lo scorso agosto nella Selva con Polonski gli ha dato ancora più “carica” per affrontare questo 2016 nel migliore dei modi cercando di vincere ancora. “La Voce del Palio” lo ha intervistato.
Giovanni, come riparti per questo 2016?
Riparto forte e “a palla”, ho tante persone che mi danno massima fiducia, la fame e la voglia di vincere ci sono sempre ma questo penso valga un po' per tutti noi fantini. Sono preparato e pronto per fare bene come il 16 agosto scorso.
Pensi che l'assenza di Andrea Mari potrà cambiare determinati equilibri il 2 luglio?
Sicuramente penso che la sua assenza qualche vantaggio me lo possa dare perché in questo momento io e lui siamo le “punte”. Qualche contrada più vicina a lui magari si potrebbe “appoggiare” a me anche se veramente mi dispiace che sia capitato a lui ma la squalifica è una cosa che può capitare a tutti.
Nella Carriera di Provenzano correranno d'obbligo Bruco, Lupa, Drago, Giraffa, Chiocciola, Aquila e Istrice: in attesa delle tre estratte in quante di queste sette contrade potresti andare al momento?
Al momento non ho grosse preclusioni, queste 7 ce le ho quasi tutte “aperte”.
Parlando della tua scuderia, hai avuto qualche nuovo arrivo per quanto riguarda i cavalli?
Ho quattro purosangue per fare Asti e Legnano mentre per quanto riguarda i mezzosangue ho sempre Querida de Marchesana, che quest'anno ha 7 anni e sta maturando bene. Poi ho Sola, una cavalla di 5 anni che era da Massimo Coghe e che mi era piaciuta lo scorso anno a Mociano e alle Prove di Addestramento Mattutine a luglio. E' una figlia di Vidoc, che, come i figli di Approach The Bench, in Piazza secondo me fanno la differenza. Poi ho un 6 anni che si chiama Ray Williams che è stato domato a settembre dello scorso anno ma che fisicamente è veramente stupendo: è nato qui a Siena. Tutti e tre i miei mezzosangue verranno portati alle previsite di marzo.
Che esperienza è stata “recitare” nel film “Palio”?
E' stata un'esperienza bellissima, nell'inverno del 2012 Cosima Spender è venuta a casa mia e mi ha detto che voleva girare questo film sul Palio, in particolare sui fantini e voleva individuare la persona da “seguire”. Io le dissi che non ero la persona adatta per le mie difficoltà con la lingua italiana e perché quando faccio delle interviste non riesco neppure a riguardarmi alla televisione per la mia timidezza. Dopo 15 giorni è ritornata e mi disse che voleva seguire me perché era rimasta colpita e che mi avrebbe solamente messo un microfono per seguire il mio lavoro: i primi 10 minuti al microfono ci pensavo ma poi mi dimenticavo. Il 2013 è stato un anno fantastico per me, posso dire che il film mi ha portato fortuna e inoltre mi è servito anche per “sbloccarmi” un po' dalla mia timidezza.
Quali caratteristiche dovrà avere secondo te il nuovo Mossiere?
Si deve presentare con umiltà e in punta di piedi: questo è fondamentale secondo me, più di ogni altra cosa.
Sei d'accordo con chi sostiene che un cavallo che corre il Palio di luglio non “renda” allo stesso modo nella Carriera del 16 agosto e che quindi ci vorrebbe maggiore ricambio tra i cavalli scelti tra luglio e agosto?
Io penso che dipenda da cavallo a cavallo ad esempio per un cavallo di 5 anni due Palii a fila sono pesanti. Sono convinto che cavalli come Morosita Prima, Oppio e Occolè, se fossero stati presi anche ad agosto dello scorso anno, avrebbero fatto la stessa prestazione di luglio mentre qualche cavallo nuovo può risentire maggiormente dello sforzo.
In questo inverno si è parlato molto anche della possibilità che non ci possa essere più la disponibilità della pista di Mociano: cosa ne pensi?
Io spero che Mociano possa essere ancora utilizzabile, è a due passi da Siena ed è comoda. E' utile per i cavalli perché secondo me qualcosa imparano ad esempio per quanto riguarda il cambio di azione. Monticiano serve per vedere la potenza del cavallo ma Mociano è utile anche perché negli ultimi anni ci hanno sempre richiesto il “serio impegno”. Inoltre fa comodo anche a noi fantini per provare i cavalli per conto nostro.
Parlando degli altri palii a Fucecchio ripartirai dalla Ferruzza?
Sì, riparto da loro anche se ho contatti anche con altre due-tre contrade, il palio di Fucecchio quest'anno mi sembra molto “ingessato”. Lì è il cavallo che fa la differenza: ci vuole un cavallo che sia adatto a quella pista.
A Legnano, invece, sarai ancora con il giubbetto di Legnarello dove hai vinto lo scorso anno.
Sì, lo scorso anno sono riuscito a vincere dopo un digiuno di 23 anni. La sera stessa del palio ci siamo stretti ancora la mano e quindi quest'anno spero di fare ancora bene. Per quanto riguarda il cavallo monterò quello che sarà più in forma tra i quattro della mia scuderia.
A Castel del Piano hai un ottimo rapporto con il Borgo.
Sì, con il Borgo ho un buon rapporto. Castel del Piano è un bel palio però si corre a settembre ed è molto impegnativo. In genere decido dopo il Palio di Agosto: se ci sarà la situazione per fare bene credo che andrò altrimenti no.
Ad Asti sarai ancora a Nizza?
Sicuramente, questo è il sesto anno con loro, non sono mai riuscito a vincere anche se ci sono andato molto vicino in più occasioni. Con il capitano ho un bel rapporto di amicizia, spero quest'anno di riuscire a vincere. Nizza è una contrada piccola che si trova fuori Asti: mi ci trovo benissimo.
Tornando a Siena, quanto è cambiato (se è cambiato) il Palio dal tuo esordio nel 2003?
Un po' è cambiato, nei primi anni c'era maggiore “movimento” da parte delle dirigenze ma questo secondo me è dovuto ai ritmi di vita diversi che adesso sono molto accelerati quindi non c'è molto tempo per fare qualunque cosa. Adesso ci sono meno incontri, prima era tutto più “fitto”.
I tuoi prossimi appuntamenti?
Sarò a Pian delle Fornaci il 5 marzo con dei purosangue, poi a Monteroni d'Arbia il 16.
Francesco Zanibelli
Foto: Pietro Tonnicodi