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Intervista al nuovo Rettore della Contrada di Barbicone.
Gianni Morelli è stato eletto Rettore della Nobil Contrada del Bruco succedendo così a Fabio Pacciani, in carica dal 2007. Lo abbiamo intervistato.
Le sue sensazioni dopo questa elezione?
"Io sono uno del popolo, fino a poco tempo fa non avrei mai pensato di essere accostato al ruolo di Rettore. Non posso che essere onorato, penso di non avere nemmeno mai sognato di ricoprire questa carica"
La sua elezione arriva dopo molti anni in cui la carica di Rettore era stata ricoperta da Fabio Pacciani...
"Il mio primo pensiero va a lui: è una persona di un'intelligenza fuori dal comune. Ha dato tanta passione e un' impronta di qualità alla Contrada. Allo stesso tempo è riuscito a non snaturare la nostra identità di popolo fiero e battagliero. E' stata una persona che in questi 10 anni ha fatto tanto per la Contrada e per me è un grande termine di paragone".
Quali sono i suoi trascorsi in Contrada?
"Sono stato alfiere di Piazza e ho vinto il Masgalano nel 1990. E' una cosa che ci tengo perché negli anni bui del nostro digiuno dalla vittoria vincere un Masgalano era una soddisfazione non di poco conto. Sono stato poi nel Gruppo Piccoli e molti anni nell'Economato. Recentemente sono stato Pro Vicario per 2 anni e Vicario Generale per 4 anni, sempre con Fabio Pacciani Rettore".
I suoi collaboratori?
"Mi piace sottolineare che per la prima volta ci sarà una donna a ricoprire il ruolo di Vicario Generale: la Prof.ssa Elisabetta Fabbri. Per noi è un grande passo, sono contento perché la Contrada ha dimostrato di saper stare al passo con i tempi. Fino ad ora avevamo Silvia Trapassi che però era Pro Vicario. Gli altri collaboratori sono Roberto Pianigiani, che è l'unica persona rimasta dalla gestione precedente. Ci sono poi Luca Principi e Simone Parri, giovane trentenne di belle speranze".
Il suo obiettivo per questo biennio che si appresta ad iniziare?
"Il Bruco è una contrada solida e importante. Intanto mi piacerebbe mantenere e non disperdere quello che Fabio e i Rettori che lo hanno preceduto sono riusciti a tramandare nel tempo, sia sotto l'aspetto della solidità del patrimonio della Contrada che su quello della valenza morale e affettiva che il Bruco ha nel suo dna. Di sicuro cercherò più di tutto di coinvolgere il contradaiolo nella vita quotidiana della contrada, al di là dei social e di tutto quello che può rappresentare un "contatto distaccato".
Francesco Zanibelli
Foto: www.radiodisienatv.it