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Parla il Capitano di Ascensione.
Continua il nostro avvicinamento al Palio di Buti del 21 gennaio. Dopo Francesco Del Ry, Capo Contrada della Pievania, oggi è la volta di Jacopo Mannucci, Capo Contrada della Contrada Ascensione. Ricordiamo che l'ultima vittoria per Ascensione risale al 2005 con Roberto Filippini e il cavallo Clemente.
Jacopo, come si sta avvicinando la tua Contrada a questo Palio?
"Per la contrada e tutti i butesi è il periodo più atteso dell'anno e più che ci avviciniamo a questo momento più che si sente l'aria di Palio. In contrada si sente che manca poco più di un mese e mezzo al Palio".
Lo scorso anno avete montato Cristiano Di Stasio: sarà ancora lui a difendere i vostri colori nel prossimo Palio?
"Non te lo posso dare per certo, se te lo potessi dire io ti direi di sì, noi lo abbiamo confermato subito dopo il Palio dello scorso anno però purtroppo ha avuto quel brutto incidente in occasione della Tratta di agosto a Siena. Se fa in tempo sarà ancora lui il nostro fantino altrimenti insieme a lui cercheremo una valida alternativa: posso dirti che in parallelo con Cristiano stiamo lavorando anche a quello".
Nel 2017 siete andati molto vicini alla vittoria....
"Sì, il cavallo (Qui Pro Quo n.d.r) dopo due batterie fece già tanto ad arrivare in testa a 200 metri dal traguardo. C'erano anche Bonantonio da Clodia e Bomario da Clodia che a mio parere erano maggiormente preparati per la nostra pista, Qui Pro Quo se fosse stato allenato con meno fretta avrebbe potuto fare anche meglio secondo me".
A proposito di cavalli: vi siete già fatti un'idea su quale potrebbe essere il soggetto che correrà il Palio per voi?
"Al momento non abbiamo cavalli, stiamo valutando tre soggetti ma ancora non abbiamo preso una decisione definitiva. Molto dipenderà se monteremo Cristiano oppure no: se ci sarà lui cercheremo un certo tipo di cavallo altrimenti prenderemo un soggetto con altre caratteristiche. Due dei tre soggetti che stiamo valutando hanno caratteristiche molto simili mentre l'altra cavalla ha attitudini differenti rispetto agli altri e potrebbe essere adatta a Cristiano. Qui Pro Quo per adesso purtroppo è fermo perché ha avuto un piccolo infortunio ad Asti, se non avesse avuto l'infortunio saremmo ripartiti da lì: è un cavallo freddo con un bello spunto in partenza".
Tra le altre contrade chi temi maggiormente?
"Credo che Bomario da Clodia (che dovrebbe correre ancora per San Rocco n.d.r) sia il cavallo da battere poi hanno un fantino come Gavino Sanna che ha esperienza. Credo che anche gli altri porteranno degli ottimi cavalli ma che non hanno l'esperienza di provincia di Bomario da Clodia e di Bonantonio da Clodia".
Dallo scorso anno quando siete passati ai mezzosangue quanto è cambiato il vostro lavoro di avvicinamento al Palio?
"Sinceramente anche per il reperimento dei cavalli è cambiato molto, i mezzosangue principalmente corrono in percorsi alla tonda e il nostro è un percorso completamente diverso. Non è facile trovare dei soggetti adatti, noi con i purosangue andavamo a vedere le corse sui 1000-1200 metri mentre i mezzosangue in genere fanno corse da 1700-2000 metri. Abbiamo visto dei Palii dove non eravamo mai stati, qualitativamente forse abbiamo perso un pò però alla fine non è cambiato molto: l'aria di Palio la senti sia con i mezzosangue che con i purosangue. Anche lo scorso anno, considerato che abbiamo avuto poco più di un mese per cercare i cavalli, penso che sia venuta fuori una bella corsa: sono convinto che quest'anno verrà ancora meglio, i cavalli sicuramente arriveranno più pronti dello scorso anno".
Il vostro obiettivo per questo Palio?
"Sicuramente la vittoria che ci manca da 12 anni, l'anno scorso La Croce ci ha "passato il testimone" e quindi siamo la nonna. Non vogliamo partecipare, il nostro obiettivo è di portare il Palio in contrada, sono molti anni che ci andiamo vicini, io spero che sia arrivato il nostro momento".
Francesco Zanibelli