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Seconda parte dell'intervista a Tempesta.
Ecco la seconda parte della nostra lunga chiacchierata con Andrea Coghe detto Tempesta. In questa seconda parte ci ha parlato dei suoi ingaggi fuori Siena e delle sue opinioni in merito alle possibili novità del Protocollo 2018.
Parliamo dei cavalli non a Protocollo della tua scuderia...
"Non a Protocollo ho Matato, Ragnatela e Urbania. Matato e Ragnatela sono miei, Ragnatela sono indeciso se portarla alle previsite di ammissione all'Albo : è una cavalla che galoppa forte, ha vinto il Gran Premio dell'anglo-arabo. Matato lo porterò a Monteroni e a Fucecchio".
L'argomento di discussione invernale è stato senza dubbio l'annuncio del Bruco con Andrea Mari fantino di contrada: secondo te quanto sposta questa mossa negli equilibri di quest'annata paliesca?
"Sicuramente è stata una mossa importante, sia da parte del Bruco che da parte di Andrea. E' una mossa che ha tenuto un pò tutto "congelato" come se non bastasse il gelo dell'inverno. Un pò tutti si aspettavano questa manovra, sicuramente sposta degli equilibri. Il Bruco è una contrada senza rivale con una bella potenza economica e con un bel popolo, erano vicini a un certo tipo di fantini, adesso ha cambiato completamente "sponda" e sicuramente qualcosa cambierà, sia dal punto di vista delle alleanze che dalla gestione di un fantino come Andrea che non è un esordiente e che ha un certo peso politico".
In un futuro ti piacerebbe diventare fantino di Contrada?
"Credo che fare il fantino di contrada sia un passaggio importante nella carriera di ogni fantino. Secondo me lo devi fare quando sei ai livelli di Andrea Mari oppure quando hai qualcosa da dimostrare. Sicuramente non ti nego che sarebbe una cosa che mi piacerebbe fare, se venisse fuori l'occasione lo farei più che volentieri valutando bene la situazione. Sicuramente mi confronterei con mia moglie che mi sta sempre accanto e che mi ha sempre aiutato nel mio lavoro".
Parliamo dei tuo ingaggi nei Palii fuori Siena: dove ti vedremo?
"Sarò sicuramente a Ferrara dove correrò per Santa Maria in Vado che mi ha cercato prima di Natale. Loro hanno un accordo con i cavalli di Massimiliano Narduzzi, che secondo me ha una scuderia da cui escono sempre dei gran cavalli, soprattutto per i Palii fuori Siena. E' stata una proposta che mi ha molto motivato perché mi dà molto stimolo montare in una contrada che non vince da tanti anni (1982 n.d.r) e che vuole vincere in tutti i modi. Avrò a disposizione un parco cavalli di tutto rispetto: Bochalet da Clodia, Ribelle da Clodia e Briccona da Clodia. E' stata una manovra che mi ha fatto passare una bella invernata perché mi piace confrontarmi con realtà più "difficoltose". A Fucecchio ho dei buoni movimenti, sarà importante vedere come andrà la tratta. Ho alcune cose in ballo per Asti ma nulla di certo. Io cerco di fare bene in provincia e di presentare i miei cavalli al meglio: facendo ben figurare i cavalli sono convinto di ben figurare anche io".
Hai qualcuno che ti aiuta a scuderia?
"No, ho deciso di non avere nessuno non perché non ne abbia bisogno ma perché non mi piace mandare il messaggio: "il Coghe ho fatto due Palii e si è fatto subito l'allievo". Io non ho molta passione nell'insegnare, mi piace allenarmi da solo e seguire i miei cavalli da solo inoltre sono molto geloso dei miei cavalli".
Torniamo a parlare di Siena. A luglio corrono Chiocciola, Nicchio, Oca, Drago, Lupa, Istrice e Valdimontone: in quante di queste contrade hai la strada aperta?
"Non ho preclusioni perché è la Selva è una contrada senza rivali. Posso tranquillamente montare in ognuna di queste contrade. Sono tutte contrade che ho visto durante l'inverno e come ho già detto non ho preclusioni di nessun tipo".
Recentemente il Sindaco di Siena ha dichiarato che in futuro si vuole evitare che i proprietari "usino e abusino" delle piste di Mociano e Monticiano per poi portare i cavalli da altre parti: cosa ne pensi?
"Penso che sia un argomento molto delicato, io personalmente cerco di suddividere i cavalli in base all'utilizzo che ne voglio fare. Credo che non sia semplice trovare cavalli "alla Magic Tiglio o alla Già del Menhir" che si adattano a Piazza del Campo, a Ferrara, a Fucecchio e ad Asti. Generalmente i cavalli che si adattano bene in Piazza non hanno sufficiente motore per correre nelle altre piste e questo fa sì che questo problema non ci sia. Credo che limitare l'utilizzo dei cavalli da Piazza alle sole corse del Protocollo sia un pò poco perché anche la corsa a Monteroni o a Fucecchio può servire a quel cavallo per fare esperienza".
Le Prove Notturne in due giorni come le vedi invece?
"La vedo un'ottima cosa anche perché il tufo è sempre meglio per la Tratta che per le prove di notte. Avere la possibilità di fare due prove in due giorni significa avere una maggiore possibilità di provare i cavalli in maniera seria e di avere un tufo più sicuro dove provare. Io personalmente farei fare prima le prove ai cavalli "non in aria di Palio" e poi a quelli "in aria di Palio": in questo modo il primo giorno puoi fare la tua cacciarella tranquilla e il secondo giorno i cavalli che hanno il serio impegno lo possono fare tranquillamente perché il secondo giorno il tufo è sicuramente migliore".
Per quanto riguarda l'annata scorsa vuoi fare dei ringraziamenti?
"Sì, ci tengo molto a ringraziare il Capitano della Selva Alessandro Giorgi che mi ha dato la l'ooportunità di esordire in Piazza poi voglio ringraziare mia moglie che mi supporta e mi sopporta tutti i giorni: senza di lei non sarei mai arrivato a esordire in Piazza".
Per quest'anno invece quali sono i tuoi obiettivi?
"Quando corro cerco sempre di fare del mio meglio. Per quanto riguarda Siena sarei ben contento di fare due Palii e di montare un cavallino sempre migliore in base alle mie prestazioni sul Campo. Vorrei arrivare in futuro a montare un cavallo che mi permetta di sperare concretamente nella vittoria".
Francesco Zanibelli
Foto: Antonio Fraioli