"A Bientina ha prevalso la voglia di strafare".
Siamo andati alla scuderia di Salvo Vicino che lo scorso anno ha esordito nei Palii montando ad Asti per i colori del Borgo Viatosto e a Bientina per Guerrazzi.
Salvo, sei soddisfatto dell'annata 2017?
"Sinceramente no, ero partito bene poi invece di andare in crescendo sono andato "in discesa". Diciamo che invece di fare tutte le tappe che dovevo fare da metà stagione non è andata come volevo, sia per la sfortuna sia per delle situazioni. Le occasioni non mi sono mancate, ho avuto l'onore di correre il Palio di Bientina e il Palio di Asti".
Nello specifico dov'è che ti sei detto che potevi fare meglio?
"Sicuramente avrei dovuto sfruttare meglio le occasioni che mi si sono presentate. A Bientina ad esempio è stato solo un errore mio: mi sono trovato davanti e mi sono messo a spingere invece che a gestire, ha prevalso la voglia di "strafare" ma avrei dovuto usare più il cervello. Ad Asti ho saputo solo il giorno prima del Palio che avrei montato io. Avevo fatto una bella prova e sono capitato al primo posto al canape in una batteria abbastanza abbordabile. Dopo 50 metri sono andato in terra perché ho trovato un cavallo fermo davanti a me. Ovviamente il rammarico c'è però ci si rimbocca le maniche, penso che posso solo migliorare".
I dirigenti, sia di Asti che di Bientina, cosa ti hanno detto?
"Hanno detto che avrei potuto fare qualcosa di più, qualche strada aperta è rimasta, i contatti ci sono, ora sta a me ripetere quello che ho fatto di buono l'anno scorso e correggere quello che è venuto male. L'esperienza fatta nei Palii in provincia secondo me vuol dire tanto. Io non prendo tutto il lato negativo perché ci sono state delle cose che nel male mi hanno insegnato".
Parliamo un pò dei cavalli della vostra scuderia...
"Quest'anno abbiamo dieci: sei a Pian delle Fornaci, quattro a Orgia e più ne ho mio da allenamento a Rosia. Comunque c'è Tonino Cossu che mi dà una bella mano anche nelle uscite: oggi ad esempio ho fatto otto uscite e se non c'era lui ne avrei dovute fare undici. Per Siena c'è Tottubellu, Ser Bona, Unamore e poi ci sono alcuni nuovi arrivi che però hanno 3 anni".
In scuderia avete anche Qantu Alese, cavallo che non ha bisogno di presentazioni...
"Quest'anno comincia ad avere 9 anni, è un cavallo che a ritrovartelo contro mette sempre un pò in soggezione. Sicuramente non è fresco come cavalli di 5 e 6 anni, non è mai stato per Piazza perché non ha il fisico adatto. Anche se ha 9 anni è sempre piacere montare cavalli così".
Fuori Siena hai qualche contatto?
"Qualche chiacchiera c'è stata ma niente di particolare, adesso sta a me farmi vedere in provincia e dimostrare che sono maturato. Cercherò di esserci in tutti gli appuntamenti e dare il massimo in ogni corsa".
A Siena invece hai visto qualche dirigenza?
"Purtroppo no, la stagione scorsa non mi ha aiutato però non mi dispero: se quest'anno faccio bene sanno dove trovarmi".
Quanto è difficile per un ragazzo giovane come te guadagnarsi un "posto al sole" in un mondo come quello del Palio?
"E' molto difficile, siamo tanti, ci alleniamo tutti e facciamo tanta preparazione atletica e tanta palestra. Quando scegli questa strada sai a cosa vai incontro quindi ce la metti tutta. Io quest'anno ho 26 anni, le mie esperienze le ho fatte e continuerò a farle fino a che mi sarà data la possibilità. Spero di riuscire a guadagnarmi uno dei pochi posti disponibili".
Cosa ne pensi delle Prove di Addestramento Mattutine in due giorni?
"Secondo me è una buona cosa, magari sarebbe meglio far provare prima i cavalli che possono fare la Tratta in modo tale che il giorno della Tratta sono più freschi".
Ti sei dato degli obiettivi per quest'anno?
"Ce li ho ma li tengo per me , diciamo che se riesco a ad essere a cavallo in qualche Palio mi si potrebbero aprire altre strade...."
Francesco Zanibelli
Foto: Pietro Tonnicodi
