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Alessandro Talini ci racconta la nascita del Palio fucecchiese.
Quello di Fucecchio è un palio relativamente giovane, ma che affonda le sue radici in tempi antichi.
E' infatti nel 1980 che il gruppo Fratres ha l'idea di una corsa di cavalli per promuovere la donazione del sangue: idea che si materializza l'anno successivo, il 1981, con la prima edizione della corsa, che riprende una contesa tenutasi nel paese fin dal periodo intorno al 1200, e proseguita fin oltre la metà del IXX secolo, precisamente fino al 14 giugno 1863, data in cui, secondo documenti ancora presenti nell'archivio comunale, si svolse l'ultima edizione della giostra.
Inizialmente le contrade in cui venne suddiviso il territorio furono sedici, ridotte dopo pochi anni alle attuali dodici.
Del 1987 la decisione di abbandonare la sella e passare alla monta a pelo, e del 1995 il passaggio della gestione organizzativa dal gruppo Fratres all'amministrazione comunale, visto il grande, crescente interesse suscitato dalla manifestazione. Fu però dal palio straordinario per il Giubileo del 2000, con il passaggio al sorteggio dei cavalli, abbandonando quindi l'ingaggio dei cavalli stessi da parte delle contrade, e con l'adozione di cerimonie fortemente mutuate da Siena, che il “Palio delle Contrade Città di Fucecchio” conobbe un forte incremento di notorietà, valicando i confini del comprensorio e facendosi conoscere a livello regionale prima e nazionale poi.
I motivi del successo del Palio fucecchiese sono molteplici: nel paese mancava qualcosa che favorisse l'aggregazione tra cittadini, e niente meglio delle contrade ha favorito questo aspetto.
Dagli inizi ad oggi, le contrade si sono evolute fortemente, passando dall'essere un semplice gruppetto di appassionati, a diventare delle macchine organizzative efficientissime, attive, oltre che per gli interessi interni, anche per lo sviluppo di tante iniziative ricreative e culturali di utilità sociale.
Il senso di appartenenza sviluppatosi sopratutto tra i giovani ha fatto sì che la cittadina beneficiasse di una forte spinta associativa, al punto che oggi è difficile immaginare Fucecchio senza le contrade.
E' diventato normale frequentare le sedi di contrada la sera, per sviluppare tutte le attività o semplicemente per il gusto di stare insieme. Nel corso degli anni, tutte le contrade si sono dotate di un proprio gruppo di musici e sbandieratori, che ravvivano e danno colore all'altro grande evento della manifestazione di Fucecchio: il corteo storico.
Circa 1000 figuranti, suddivisi tra tutte le dodici contrade, rappresentano usi e costumi o fatti storici avvenuti nel territorio comunale, dal primo medioevo al 1700. Un enorme lavoro di ricerca storica e una attenta attinenza a materiali e costumi del periodo contraddistinguono la sfilata, che si svolge al mattino della corsa.
Ecco, questo ha fatto il palio a Fucecchio: ha rivitalizzato il paese, ha spinto la gente a ritrovarsi e confrontarsi, ha avvicinato generazioni diverse, ha innescato un movimento di cui si sentiva un forte bisogno. Le contrade, con il loro impulso, hanno riportato vita nella città, che in tutto il mese di maggio, ma anche nel resto dell'anno, è un fermento di attività.
Alessandro Talini
Foto: Alessio Pacini