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"Il disegno ho cercato di farlo divertente".
"L'emozione è certa, per ovvi motivi. L'emozione è stata, sia quando l'ho fatto, sia quando l'ho visto presentare. Vederlo presentare al pubblico è veramente particolare.
Io spero che non abbia deluso, ce l'ho messa tutta. Tra le persone intorno si vede anche una specie di rissa: Don Vittorio Bonci diceva che nel Palio ci sta sempre qualche cazzotto, basta picchiare senza rancore.
I volti sono tutti anonimi, togliendo il sottoscritto e il profilo della mia nipotina sono tutti anonimi ma sono tutte persone viste mille volte in Piazza del Campo.
Quale segreto nasconde il mio Palio? Nessuna anche perché secondo me le scaramanzie portano male.
Io il disegno ho cercato di farlo divertente, secondo me nel Palio bisogna reintrodurre l'ironia, il divertimento e la presa in giro che da un pò di tempo secondo me si è persa. Il Palio va fatto goliardicamente e non con rancore odio verso l'avversaria: ci vuole solo una presa in giro bonaria. Forse è il mio carattere ma io lo vedo così.
Le rondini? Secondo me contrassegnano il Palio di Luglio, sono un contorno essenziale. Il punto di vista è quello dalla Mossa, io non volevo fare le facce dei fantini ma mettere in evidenza gli stemmi delle contrade".
Foto: Pietro Tonnicodi