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Quel Palio non fu assegnato.
Il 10 giugno 2001 si corre il XXI palio delle contrade Città di Fucecchio. Nel corso della seconda batteria, Cappiano tiene le redini di Massarella, il cui ricorso viene accolto, causando l'estromissione dalla finale della contrada del ponte Mediceo, a favore dei rosazzurri massigiani.
I tempi lunghi occorsi per questo verdetto scatenano la reazione dei contradaioli di Cappiano, che invadono la pista ed impediscono lo svolgimento della finale. A niente valgono i richiami all'ordine, e la successiva proposta di correre la finale in nove non fa altro che peggiorare la situazione.
Situazione che si sblocca soltanto quando Massarella annuncia il suo ritiro dalla contesa, seguita in questa decisione da tutte le altre contrade.
Quindi, il cencio realizzato dal pittore Francesco Cinelli, non assegnato, rimane di proprietà dell'amministrazione comunale, e finisce nei magazzini municipali, dove resta fino all'aprile 2006, quando l'associazione culturale “Le stanze sul padule”, di Massarella, organizza una mostra di tutti i cenci realizzati fino a quel momento.
Un'impresa non facile, in quanto le contrade vincitrici logicamente sono piuttosto restie a far uscire i loro trofei dalle sedi, ma con l'aiuto della dirigenza della contrada riescono a radunare tutti i dipinti nella chiesa di Massarella, la Pieve di S. Maria, con alle spalle lo scenario degli affreschi di Romano Stefanelli.
L'iniziativa ha un buon successo, vede la partecipazione e gli interventi dell'assessore alla cultura e del presidente dell'Associazione Palio delle Contrade, oltre alla presenza di alcuni degli autori dei dipinti; ne scaturisce anche un'interessante pubblicazione, “I cenci, 25 anni di arte nel Palio” dove, accanto all'immagine del cencio vengono presentate le note biografiche e curricolari dei rispettivi pittori, accompagnate dalle loro impressioni e fonti di ispirazione.
Alla fine della manifestazione, tutte le opere vengono restituite alle contrade proprietarie. Tutte tranne il cencio 2001, che rimane nei locali della contrada Massarella in attesa che l'amministrazione comunale gli trovi una collocazione adeguata.
Il dipinto viene così sistemato nelle stanze adibite agli abiti e materiali della sfilata storica. Da quel momento la contrada, che aveva vinto quattro delle ultime otto corse disputate, inizia a subire una serie di sorteggi sfavorevoli, che portano i cavalli migliori sempre lontano dalla stalla dei rosazzurri, e per le mille cabale e superstizioni che accompagnano il Palio, inizia a circolare la voce che tenere nei locali di contrada un cencio non conquistato in buca porti sfortuna.
Il presidente di allora quindi lo porta prima a casa sua, e poi da parenti nel vicino comune di Cerreto Guidi, poiché “essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male”. La sorte però continua a non sorridere alla contrada, e il dipinto viene restituito definitivamente all'amministrazione comunale.
Alessandro Talini