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"Gigi Bruschelli mi ha insegnato molto"
Conosciamo meglio Stefano Piras, classe 1986, che quest'anno è passato alla scuderia di Giovanni Atzeni detto Tittia dopo l'esperienza dello scorso anno da Trecciolino. Domenica scorsa a Pian delle Fornaci ha ottenuto due vittorie con Vittorino e Zeniossu.
Stefano, dove nasce la tua passione per i cavalli?
"E' una passione che ho sempre avuto fin da piccolo. In Sardegna ho sempre seguito il mondo dei cavalli e ho iniziato a montare poi piano piano ho iniziato a seguire qualcuno che mi potesse dare degli insegnamenti sui cavalli da corsa. Prima ho lavorato con i purosangue arabi a Cagliari e poi sono partito per Varese dove ho lavorato all'ippodromo per 12-13 anni".
In questi primi anni già ti eri approcciato alle corse a pelo?
"In Sardegna già avevo iniziato a fare delle corse in provincia però lì non c'era nessuno che mi guidava. Anche a Varese avevo fatto delle corse in provincia però lavorando all'ippodromo non riuscivo a seguire bene tutto il mondo dei Palii".
Tu nel 2007 facesti le Prove di Addestramento Mattutine, sia a luglio che ad agosto. Come nacque il contatto con Siena?
"Il mio allenatore di Varese era Marco Gonnelli, senese della contrada dell'Istrice. In quell'anno avevo corso i palii di Bientina e Castiglion Fiorentino. Tramite Gonnelli conobbi Alessandro Barabino che all'epoca era Capitano della Selva. Lui e Michele Rugani erano venuti a Varese a vedermi montare e mi avevano detto di venire un mese a Siena per vedere le prove di notte. Non è che la Selva mi seguisse però c'erano questi contatti dove mi avevano detto di scendere a Siena per la stagione".
Come è stato l'esordio in Piazza del Campo?
"E' stato bellissimo, un' esperienza stupenda, mi era piaciuta un sacco. Sicuramente non ero preparato per affrontare una pista come Siena però mi ricordo che mi ero divertito molto".
Dopo l'esperienza del 2007 sei tornato in Piazza del Campo lo scorso anno: il motivo di questo allontanamento da Siena?
"Sai il lavoro a Varese andava bene, avevo il contratto a tempo indeterminato, stavo bene lì anche se mi sarebbe piaciuto venire a Siena".
Il contatto con Gigi Bruschelli come è nato?
"Da Gigi ci sono arrivato tramite il padre di Paolo Arru. Ormai la situazione dell'ippica è brutta e mi è stato proposto di andare alla scuderia di Bruschelli. Ho deciso di provare, da lui è stata una bella esperienza, sicuramente non sono venuto via perché mi trovavo male. Io a lui avevo promesso di fare una stagione e ho mantenuto la mia parola. Ringrazio lui e Enrico Bruschelli per gli insegnamenti che mi hanno dato e per le opportunità che mi hanno concesso perché lo scorso anno ho vinto qualche corsa in provincia".
Adesso invece sei da Giovanni Atzeni: come ti stai trovando?
"Mi trovo bene, siamo in due. C'è molto da fare perché abbiamo 10 cavalli in allenamento più le fattrici e i puledri. In due ci gestiamo bene il lavoro".
Domenica scorsa hai vinto due corse a Pian delle Fornaci ma anche lo scorso anno eri andato bene lì. E' una pista che ti piace particolarmente..
"Sì, lo scorso anno avevo vinto con Voulture e quest'anno è andata bene con Vittorino e Zeniossu. Mi sono rifatto, la giornata non era iniziata bene con un purosangue (Black Devil n.d.r).
Quest'anno farai la Provaccia per i colori di Legnarello...
"Sì, adesso con Giovanni stiamo cercando di individuare il cavallo da portare. L'obiettivo è di andare là, fare bene e magari anche vincere".
Hai un obiettivo che ti sei posto per la tua carriera di fantino?
"Sì, mi piacerebbe montare per il Palio di Siena. So benissimo che non è facile però io voglio provarci poi si vedrà".