"Mi piacerebbe rimontare a Siena"
Silvano Mulas è un nome che non ha bisogno di tante presentazioni. Per lui parlano i risultati. Oltre alla vittoria nella Selva nel Palio del 2 luglio 2010 con Fedora Saura, ha vinto un Palio di Fucecchio, 2 Palii di Legnano, un Palio di Castiglion Fiorentino, 2 Palii di Piancastagnaio e un Palio di Buti. Quest'anno lo vedremo di nuovo protagonista nei Palii di Asti e Legnano dove difenderà i colori del Borgo Torretta e della contrada San Martino. Questa la nostra intervista.
Silvano, da alcuni anni ti eri allontanato dalle corse a pelo: il motivo di questa decisione?
"Sicuramente mi mancavano un pò di motivazioni, ci sono state un pò di cose messe insieme che mi hanno fatto pensare di abbandonare un pò e di prendermi una pausa".
Il contatto con la Contrada San Martino come è nato?
"Il contatto è nato all'improvviso, loro hanno deciso di non montare Andrea Mari. Io non so come siano andate le cose e non sono nemmeno affari miei. Trovandosi senza fantino, mi hanno contattato. Sono stati bravi perché hanno saputo gestire al meglio la situazione anche con chi di dovere all'ippodromo e hanno fatto in modo che accettassi questa sfida".
Per te si preannuncia un Palio non facile visto che La Flora con Gavino Sanna e Escobar ha vinto lo scorso anno e anche nelle ultime corse ha dimostrato di essere probabilmente l'accoppiata da battere a Legnano...
"Sicuramente non è una situazione facile però penso che ne valga la pena. E' una situazione in cui c'è da impegnarsi e essere motivati. Di sicuro è una situazione che mi dà tanta motivazione e tanta voglia di riscatto. E' vero che il cavallo dell'avversaria è quello da battere. Lavoreremo per trovarne uno meglio".
Parlando appunto di cavalli, hai già qualche idea?
"Loro partivano già da qualche idea però comunque abbiamo un mese di tempo per "affilare le armi" e prepararci al meglio".
A parte La Flora, tra le altre accoppiate chi ti convince di più?
"Sai, negli ultimi anni a Legnano stanno arrivando accoppiate sempre più competitive. Il cavallo di Sant'Ambrogio ad esempio non mi sembra per niente male. Anche Giovanni Atzeni a Legnarello è sempre competitivo. Essendoci le batterie e la finale, tutte le contrade ovviamente cercano di arrivarci alla finale. Sarà un Palio abbastanza aperto".
Tu a Legnano hai vinto due volte: cosa ci vuole per vincere?
"Ci vuole tanta fortuna ma anche tanta pazienza".
Quest'anno correrai anche ad Asti per i colori del Borgo Torretta: con loro come è nato il rapporto?
"Sai, quando mi hanno ufficializzato non avevo grossi contatti in ippodromo e quindi avevo deciso di tornare a fare un Palio e volevo partire da quello di casa ( Voglia abita ad Asti n.d.r). Siccome è un Palio che non ho mai vinto, ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto rimontarci con la situazione giusta. La dirigenza di Torretta si è fatta avanti, è un Borgo che a me piaceva. Anche questa non è una sfida facile visto che nella mia avversaria (Santa Caterina n.d.r) c'è Valter Pusceddu che ha sempre dei cavalli competitivi. Non è facile però sono quelle cose che ti motivano di più. In più lì in Torretta sono praticamente di casa: mi faceva ancora più piacere. Non avevo mai avuto modo di montarci prima, alla fine ce l'ho fatta e sono veramente contento".
Nella tua carriera ha vinto molti Palii ma quale è la vittoria che ricordi con più piacere?
"Sicuramente le prime vittorie fino ad arrivare a Siena. Per me sono stati tutti importanti, ogni Palio ha la sua storia e di tutti ho dei bellissimi ricordi. Sicuramente se penso alla vittoria di un Palio penso a Siena e a Fedora Saura. Quello è stato il successo più importante che ha coronato poi la metà del mio sogno".
Questi tuoi ingaggi ad Asti e a Legnano potrebbero essere un preludio ad un tuo ritorno a Siena?
"Per ora non ci penso, adesso ho preso queste due belle "gatte da pelare" e ora vediamo. Non ti nego che tornare a montare al Palio di Siena mi piacerebbe. Aspetterò, sicuramente non mi farò avanti io, se qualcuno mi chiama valuterò".
Tu hai corso l'ultimo Palio a Siena nel 2014: come hai visto gli ultimi Palii da spettatore? Quanto vedi cambiata la Festa?
"Un pò è cambiato, adesso tutti i fantini cercano di vincere, vedo tanta voglia di volersi fare un nome e questo è bello. Non essendoci dentro, non è facile valutare da fuori".
Ti sentiamo molto carico per questo tuo rientro nel mondo dei Palii...
"Certo, di sicuro non voglio essere una comparsa in questi due Palii altrimenti non avrei scelto queste due situazioni. Sono complicate ma sono due situazioni che bene o male ti rendono protagonista. Se dovessi vincerli entrambi sarebbe bellissimo però già vincerne almeno uno sarebbe importante per me. Comunque sono due Palii importanti: spero di fare bene e uscire a testa alta da tutti e due".
Concludendo, c'è una persona che vuoi ringraziare?
"Sì, ringrazio Mario Arri, il padre di Federico, che in questi anni mi ha messo a disposizione la sua scuderia per allenarmi e per poter terminare i lavori con i cavalli da Palio"
Foto: www.ilpalio.org
