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"L’epidemia Covid-19, però, non ha bloccato il progetto di riforma ippica che stiamo portando avanti".
Con oltre 30.000 operatori e circa 8.000 cavalli da corsa in piena attività agonistica, l’ippica ha ripreso a correre, seppur a porte chiuse, a partire da lunedì 25 maggio già a Follonica, Taranto ed Albenga. Il Ministero delle Politiche Agricole ha cercato di scongiurare il rischio di ulteriori danni economici che un ritardo nella ripresa avrebbe prodotto per il mondo allevatoriale e la filiera ippica nazionale. Sin dalla prima settimana di sospensione delle diverse attività sociali ed economiche, il Mipaaf ha emanato puntuali circolari che hanno evidenziato il carattere di filiera economica e la necessità di salvaguardare, al contempo, il benessere degli animali costretti anch’essi a subire gli effetti delle misure restrittive imposte. A ribadirlo oggi il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, nella risposta ad una interrogazione parlamentare in Senato.
“Con tempestività e in collaborazione con le parti sociali interessate, abbiamo predisposto le linee guida che definiscono le misure organizzative necessarie a garantire lo svolgimento delle gare in sicurezza che sono state inviate al Comitato tecnico scientifico – ha spiegato L’Abbate – Il lavoro di squadra con i colleghi di Governo (in primis il Ministro della Salute) ha consentito di esplicitare ciò che era nelle pieghe degli atti di indirizzo, ovvero che la ripresa delle attività di organizzazione delle corse ippiche non era una forzatura, bensì la naturale risposta ad una filiera economica e ad un sistema produttivo che denota caratteristiche di sicurezza intrinseche”.
L’impegno a salvaguardare il carattere di filiera produttiva è stato costante in tutte le sedi di confronto e di decisione politica anche e soprattutto dopo l’emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio che, non contenendo un espresso riferimento alla filiera ippica, ha indotto la ministra Bellanova a profondere il massimo impegno per far comprendere le necessità degli operatori di filiera. Con la Circolare n. 26507/2020, datata 22 maggio, a firma congiunta da parte del Dipartimento delle politiche competitive del Ministero delle Politiche Agricole e della Direzione Generale della sanità animale e farmaci veterinari del Ministero della Salute è stata ufficializzata la data del 25 maggio per la ripresa delle corse a porte chiuse.
“L’epidemia Covid-19, però, non ha bloccato il progetto di riforma ippica che stiamo portando avanti al Ministero delle Politiche Agricole – ha aggiunto il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate – Oltre alla riduzione dei tempi di liquidazione dei premi relativi alle corse ippiche, grazie all’introduzione di semplificazioni e di processi informatizzati, siamo al lavoro sulla revisione e ammodernamento delle scommesse con una interlocuzione costante con i rappresentanti del comparto. Ci auguriamo, intanto, di ripartire quanto prima con il piano di comunicazione per la promozione di questa importante filiera italiana – conclude L’Abbate – che può tornare allo splendore che merita”.
Foto: Antonio Fraioli