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"Si potrà riprendere la realizzazione delle nuove strutture".
"Oggi, 4 maggio, si riparte: non solo entriamo nella “fase 2” dell’emergenza CoViD-19, iniziando così un graduale ritorno alla normalità; possono finalmente riprendere i lavori di ristrutturazione della sede della nostra Società! Come certamente saprete, infatti, da circa due mesi i lavori erano stati sospesi (come la quasi totalità dei cantieri) per l’impossibilità di garantire le distanze di sicurezza fra gli operai, congelando la Trieste a metà del guado. Guardando le foto scattate qualche giorno fa vi potete rendere conto che le demolizioni sono sostanzialmente ultimate (lo potranno testimoniare anche gli abitanti degli appartamenti di proprietà della Contrada, che già da prima della sospensione non sentivano più il martello demolitore) e si stanno realizzando gli impianti principali, avendo inoltre avviato la realizzazione dell’ampliamento del salone verso l’orto, di cui si sta realizzando la fondazione.
Da oggi, seppur al momento non a pieno regime, si potrà riprendere la realizzazione delle nuove strutture, procedendo parallelamente a terminare la parte impiantistica. Successivamente si passerà alle finiture, fase molto lunga che porterà alla chiusura del cantiere.
Per quanto riguarda i tempi, al momento non è possibile formulare previsioni vista l’incertezza determinata dall’emergenza CoViD-19; quasi certamente, però, non potremo inaugurare i locali sociali prima del prossimo anno, anche se c’è sempre la speranza di potersi fare gli auguri di Natale con una grande cena all’interno del nuovo salone. Per il momento, interpreto la ripresa dei lavori come un segno di ripartenza, di speranza nel futuro.
Concludo con l’augurio di poter presto tornare a riunirci presso i locali sociali (che siano quelli temporanei delle “stanze delle Tira” o quelli rinnovati di via Santa Caterina 57), la casa degli ocaioli, cuore pulsante della Contrada".
Il Presidente della Società Trieste in Fontebranda