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Salvò la famiglia Cabibbe.
Questo pomeriggio la Contrada del Leocorno inaugura la targa in memoria di Vasco Borgogni e della moglie Ada Rosi. Nel Giorno della Memoria ci sembra doveroso ricordarne la storia.
Vasco Borgogni nel periodo della Seconda Guerra Mondiale era un ricco commerciante, ben inserito nel tessuto cittadino senese. Era appassionato contradaiolo del Leocorno e nel 1934, insieme ad altri giovani, tentò di formare il primo embrione della Società Il Cavallino. Dopo la Guerra fu anche mangino della Contrada di Pantaneto.
Era fascista ma questo non gli impedì di aiutare Mario Cabibbe, suo amico ai tempi delle scuole elementari che era stato colpito dalle Leggi Razziali, promulgate in Italia nel 1938-1939.
Vasco prese molto a cuore la situazione della famiglia Cabibbe e, quando si trasferì in Valtellina nel 1943, preoccupato dalle deportazioni di massa degli ebrei, portò con sé la famiglia del vecchio amico.
Dopo alcuni mesi di convivenza i Cabibbe si rifugiarono in Svizzera e, dopo la fine della Guerra, le due famiglie si ritrovarono nuovamente insieme prima in Valtellina e poi a Siena. In seguito Vasco Borgogni si trasferì definitivamente a Bergamo.
Nel 2012 Vasco Borgogni e la moglie Ada Rosi sono stati dichiarati Giusti tra le Nazioni, database ufficiale dell'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme, che raccoglie i nomi di chi mise a rischio la propria vita per salvare persone di religione ebraica durante l'Olocausto.
Fonte: le Fonti di Follonica del giugno 2012