¯
Si inizia con l’agosto 1959.
Dopo le proposte di sanzione, relative all’annata paliesca 2024, grazie al sito www.ilpalio.siena.it (che ringraziamo) vi proponiamo un’altro articolo storico. Nell’articolo precedente vi abbiamo parlato di come si comportò la Giustizia Paliesca nei casi di ostacolo tra contrade avversarie dal 1980 ad oggi. Oggi, sempre grazie al sito www.ilpalio.siena.it vi parliamo di altri casi significativi a partire dall’agosto 1959 fino al Palio di luglio del 1980.
Significativi in particolare (e isolati) i casi del Palio del 16 agosto 1959 e del 2 luglio 1978 in cui i fantini Vittorino e Valente furono squalificati subito dopo le prove per effetto dell’articolo 100 del Regolamento del Palio che stabilisce che “Quando si tratti di infrazioni per le quali sia già prevista nel presente Regolamento la penalità dell’esclusione di Fantini o di Contrade dal partecipare al Palio in corso”.
In questi anni si nota che spesso i fantini venivano squalificati per motivi che oggi verrebbero sicuramente considerati “futili” e anche in caso di scorrettezze (o presunte tali) in corsa si tendeva molto a punire il fantino piuttosto che la contrada. Questo perché l’articolo 101 del Regolamento del Palio (che introduce la responsabilità oggettiva delle contrade) fu introdotto nel 1988 e poi successivamente modificato nel 2019. Per le sanzioni alle contrade la maggioranza riguarda episodi successi dopo la corsa.
C’è da sottolineare che in quegli anni le mosse erano molto più brevi di adesso quindi spesso il fantino di rincorsa che indugiava ad entrare veniva spesso sanzionato. A proposito di motivi futili si trovano ad esempio casi di fantini sanzionati per non aver impegnato un cavallo durante le batterie di selezione oppure per essere rimasti al canape per il Palio. Altro caso curioso riguarda le sanzioni comminate ai fantini per battibecchi alla mossa con il mossiere o tra i fantini stessi. Per ogni Carriera abbiamo estrapolato le sanzioni secondo noi più significative.
Palio 16 agosto 1959: Vittorino, fantino della Torre, venne squalificato per il Palio “perché durante la terza prova tratteneva, in modo evidente, il proprio cavallo mentre compiva il secondo giro all'altezza di Palazzo Sansedoni. Sceso da cavallo lo teneva per le redini ponendolo trasversalmente alla pista occupandone oltre metà”. Successe che Vittorino, che montava nella Torre su Uberta de Mores, durante la terza prova scese da cavallo lasciando Uberta in pista. L’Oca, con Ciancone e Tanaquilla, urtò lo scosso della Torre. A quel punto si aprì una battaglia politica fra Oca e Torre con Fontebranda che chiese la squalifica immediata di Vittorino (articolo 101 del Regolamento del Palio) . Il Sindaco Ugo Bartalini, nonostante le rimostranze torraiole, decretò la squalifica per Vittorino. La Torre a quel punto montò Biba e il Palio fu vinto proprio dall’Oca.
Palio 16 agosto 1960: il fantino del Valdimontone Rondone (che era di rincorsa) ebbe un’ammonizione solenne e severa “per non aver ottemperato prontamente all'ordine del Mossiere e aver ostacolato in modo irregolare il Nicchio”. Sempre in questo Palio, ebbero un’ammonizione Vittorino e Biba per non aver impegnato a sufficienza un cavallo durante le batterie di selezione”
Palio 4 settembre 1960: un Palio di squalifica per il fantino dell’Onda Mezzetto “per aver posto di traverso il cavallo e non aver ascoltato i richiami del Mossiere”.
Palio 2 luglio 1963: il fantino della Civetta Bazza su squalificato per 6 (poi ridotti a 3) Palii “perché essendo di rincorsa fiancava improvvisamente il cavallo ed entrava al galoppo fra i canapi, mentre il mossiere gli stava ordinando di non entrare”. Squalifica per 4 Palii per il fantino dell’Istrice Acciuga “per avere, al momento della caduta del canape, trattenuto per le redini il cavallo della Lupa Belinda”. Due Palii di squalifica per il fantino del Nicchio Vittorino “per aver posto il cavallo trasversalmente alla mossa ostacolando la partenza dell'Aquila” e un’ ammonizione per lo stesso Vittorino “per essersi fatto doppiare senza mai aver lanciato il cavallo in occasione della terza prova”.
Palio 2 luglio 1964: Ammonizioni per Canapino (Chiocciola), Biba (Selva), Peppinello (Drago) Rondone (Torre) per aver cambiato posto al canape.
Palio 2 luglio 1965: Due Palii di squalifica (poi ridotti ad uno) per il fantino della Pantera Peppinello “per aver ostacolato la partenza”.
Palio 2 luglio 1966: il fantino dell’Istrice Pel di Carota venne squalificato per 8 Palii per “per aver ostacolato la partenza della Lupa e aver trattenuto il cavallo scosso Danubio per le briglie” (vedi foto di copertina).
Palio 16 agosto 1966: Squalifica per due Palii per la Torre “per avere, i propri contradaioli, invaso la pista dopo che il Mossiere aveva invalidato la seconda mossa del giorno 16 e mentre i cavalli, nel Cortile del Podestà erano in attesa di essere ricondotti al canape. Gli stessi contradaioli hanno poi impedito l'effettuazione della corsa. Inoltre un mangino non ha impedito che la cavalla Topolona venisse portata fuori dal Cortile del Podestà mentre si era in attesa della terza mossa”. Squalifica per un Palio per il Valdimontone “per avere, i propri contradaioli, invaso la pista in occasione della Prova Generale mentre i cavalli, usciti dall'Entrone si stavano dirigendo alla mossa impedendo così l'effettuazione della prova. L'invasione di pista si è ripetuta la mattina successiva in occasione della provaccia. Squalifica per un Palio per il fantino dell’Istrice Aceto “per essere rimasto al canape al momento della terza mossa (valida) del giorno 17, non partecipando alla corsa”. Squalifica anche per il fantino del Leocorno Mezzetto “perché “prima di essere chiamato, ha fiancato il cavallo entrando al galoppo e costringendo il mossiere ad abbassare il canape prima del tempo e a invalidare la mossa”.
Palio 2 luglio 1967: ammonizione per il fantino della Lupa Canapetta “per essere entrato tardi tra i canapi, essendo di rincorsa, nonostante i ripetuti inviti del Mossiere”.
Palio 16 agosto 1967: Squalifica per due Palii per il fantino del Bruco Ciancone perché “alla mossa, per due volte, ha indugiato ad entrare al nono posto e quando lo ha fatto ha spinto al galoppo il cavallo costringendo il Mossiere all'abbassamento del canape; • durante la terza mossa (valida) è entrato al galoppo mentre la rincorsa non era ancora entrata”. Squalifica di 4 Palii per il fantino del Nicchio Rondone per “aver cambiato reiteratamente la posizione al canape; • al secondo giro si è messo volontariamente fuori giostra lasciando incustodita la cavalla Fiamma e durante la tratta ha trattenuto il cavallo Ercole ed è rientrato all'Entrone”.
Palio 16 agosto 1968: diffida al fantino dell’Oca Aceto “per aver cercato di scavallare il fantino della Torre Alessandri Eletto detto Bazza durante la prima e la quarta prova”.
Palio 2 luglio 1969: Ammonizione per il fantino della Chiocciola Parti e Vai “per essersi fermato al canape e rinunciato alla corsa in occasione della Prova Generale”.
Palio 16 agosto 1970: Squalifica per 8 Palii per il fantino dell’Istrice Capretto per aver ostacolato la corsa della Torre, prendendo le briglie del cavallo al primo giro”. Un Palio di squalifica anche per il fantino della Torre Canapetta “per aver colpito con la mano la cavalla della Selva a seguito di danneggiamenti ricevuti”.
Palio 2 luglio 1971: un Palio di squalifica per il fantino del Nicchio Rondone “per aver tenuto, durante le prove, un contegno disdicevole portandosi verso il Verrocchio per discutere e polemizzare col Mossiere”.
Palio 16 agosto 1971: una deplorazione alla Giraffa “per avere introdotto il cavallo Orbello nel Corteo Storico con notevole ritardo”
Palio 16 agosto 1972: pena pecuniaria all’Oca “per non aver fatto partecipare al Corteo Storico la cavalla Rosella II”.
Palio 2 luglio 1973: Un Palio di squalifica per l’Istrice per “per il comportamento tenuto dai propri contradaioli, in occasione della provaccia, che aggredirono il fantino e il cavallo della Lupa, provocando lesioni all'uno e all'altro. Analoghe aggressioni si erano verificate dopo la prima prova”.
Palio 16 agosto 1973: una censura alla Chiocciola “per il comportamento tenuto sopra il palco dei Giudici da un mangino e un contradaiolo che contestavano la vittoria dell'Aquila” e un’ammonizione per il fantino della Chiocciola Rondone “per essersi mantenuto lontano dallo steccato nonostante avesse assegnato il primo posto al canape e dopo la corsa, anziché scendere continuò sempre a cavallo fino a Piazza Indipendenza”. Un Palio di squalifica per il fantino dell’Oca Aceto per i seguenti motivi: “durante la mossa del Palio è stato ritenuto il maggiore responsabile dell'abbassamento, per 7 volte, dei canapi; non manteneva il posto assegnato e spingeva gli altri cavalli verso lo steccato per poi riportarsi verso il Verrocchio”. Ammonizione per il fantino della Pantera Turbina “per aver tenuto costantemente il cavallo di traverso tra i canapi” e per quello della Torre Canapetta “per aver cambiato posto al canape”,
Palio 16 agosto 1974: Ammonizione per i fantini di Onda (Ercolino) e Valdimontone (Bazzino) per cambio di posto.
Palio 17 agosto 1975: una censura al Bruco “per avere, i propri contradaioli, malmenato violentemente il fantino del Valdimontone, Leonardo Viti detto Canapino, dopo la corsa”.
Palio 2 luglio 1976: una deplorazione alla Chiocciola “per il comportamento di un proprio contradaiolo, durante la provaccia, nei confronti del fantino della Tartuca Canapino”. Censura alla Giraffa “per il comportamento tenuto dal proprio barbaresco dopo l'abbassamento del canape per una mossa non valida”. Ammonizione per il fantino della Chiocciola Valente “per essersi intrattenuto sulla pista dopo la caduta e aver invitato il proprio cavallo a correre”. Ammonizione per il fantino della Giraffa Bazzino “per aver tentato di forzare il canape e costringere il Mossiere ad abbassare lo stesso e per essersi tenuto costantemente distante dallo steccato essendo chiamato al primo posto tra i canapi”.
Palio 18 agosto 1976: richiamo al Bruco per “avere, i propri contradaioli, tentato di aggredire il fantino della Civetta, Andrea Degortes detto Aceto, al termine della terza prova”. Richiamo all’Onda “per avere, i propri contradaioli, invaso la pista durante la terza prova per raggiungere il proprio fantino caduto da cavallo”. Ammonizioni per comportamento non regolare tra i canapi ai fantini di Bruco (Marasma) e Giraffa (Galletto). Due Palii di squalifica per il fantino del Drago Rondone “per aver tenuto un comportamento non regolare durante la mossa e, dopo la Carriera, scese da cavallo solo al Ponte di Romana”. Un richiamo a testa per battibecchi con il Mossiere durante una prova ai fantini di Leocorno (Liscio), Selva (Grinta) e Istrice (Ragno).
Palio 2 luglio 1977: una censura alla Giraffa “per il comportamento tenuto da un proprio contradaiolo, dopo l'abbassamento del canape, che si è diretto verso il Verrocchio munito di nerbo di bue”. Una censura all’Istrice “per il comportamento tenuto dai propri contradaioli, in occasione della seconda prova, che invasero la pista portandosi attorno al Verrocchio per aggredire il Mossiere”.
Palio 16 agosto 1977: un richiamo alla Lupa “per avere, i propri contradaioli, invaso la pista durante la quarta prova”. Un richiamo al Nicchio “per avere, in occasione della festa titolare, fatto, la propria comparsa, ingresso in Piazza poco prima della quarta prova causando incidenti”. Ammonizione per il fantino della Pantera Canapino “per aver compiuto un quarto giro dopo lo scoppio del mortaretto”.
Palio 3 luglio 1978: Una deplorazione alla Tartuca “per aver fatto, i propri contradaioli, invasione di pista durante la prima prova”. Quattro Palii di squalifica (compreso il presente) al fantino della Chiocciola Valente “per il comportamento tenuto nel corso della prima prova, causando la caduta del fantino della Tartuca”. In questo ultimo caso, come quello dell’agosto 1959 caso si fa riferimento all’articolo 100 del Regolamento del Palio. La Chiocciola, per la squalifica a Valente, dovette cambiare fantino montando Tremoto. Ammonizione per cambi di posto per i fantini di Valdimontone (Bazzino) e Onda (Ercolino).
Palio 16 agosto 1978: richiamo al fantino della Giraffa Tremoto “per aver ritardato la mossa essendo di rincorsa indugiando e rispondendo negativamente agli inviti del Mossiere”. Richiamo al fantino della Pantera Cianchino “per aver risposto in modo irriguardoso a un richiamo del Mossiere”. Richiamo per il fantino del Valdimontone Randa “per aver tenuto il proprio cavallo costantemente in posizione parallela ai canapi durante la mossa”.
Palio 4 luglio 1979: 2 richiami per il fantino della Civetta Tremoto “per aver avuto, alla mossa della quarta prova, un violento alterco con il fantino del Drago Renato Monaco detto Grinta e per aver cambiato posto al canape”. Stesse motivazioni per i due richiami al fantino del Drago Grinta. Ammonizioni per cambi di posto ai fantini di Nicchio (Canapino), Selva (Bastiano) e Torre (Spillo).
Palio 16 agosto 1979: una deplorazione alla Chiocciola “per il comportamento tenuto dai propri contradaioli al termine del Palio nei confronti delle Autorità presenti sul palco dei Giudici”. Un Palio di squalifica all’Oca “per avere, il proprio barbaresco e un proprio mangino, percosso il Mossiere”. Deplorazione alla Selva “per essere, il proprio Capitano sceso dal Palco dei Giudici per inveire contro il Mossiere in occasione della seconda mossa del Palio”. Un Palio di squalifica per il fantino dell’Aquila Aceto perché “essendo al nono posto, indugiava a entrare tra i canapi, nonostante i ripetuti inviti del Mossiere. Ammonizione per il fantino della Lupa Gringo “per essere uscito dai canapi senza aver ottenuto il permesso del Mossiere”. Un richiamo per il fantino della Lupa Rino “per essere rimasto fermo al canape in occasione della prima prova”
Palio 2 luglio 1980: pena pecuniaria al Bruco “per avere, i propri figuranti e contradaioli, aggredito gli alfieri della Tartuca”. Pena pecuniaria alla Pantera “per avere, i propri contradaioli, invaso la pista dopo una mossa non valida della prima prova costringendo, dopo un assalto al Mossiere, a sostituirlo con Wilson Pesciatini”. Ammonizioni ai fantini di Tartuca (Legno) e Onda (Marasma) per cambi di posto al canape.